martedì 16 gennaio 2007

Legge elettorale: REFERENDUM o RIFORMA LEGISLATIVA?

Tra i mille problemi che il Governo deve affrontare inizia a farsi sentire con forza e con voce il problema del REFERENDUM sulla Legge Elettorale, approvato dalla Corte di Cassazione e in attesa della determinazione della data per il suo svolgimento.
Il Referendum così come approvato non modifica l'assetto della Legge Elettorale approvata a fine mandato dal Governo Berlusconi, infatti viene a riconoscere, qualora approvato un premio di maggioranza al partito che ottiene il maggior numero di voti, valutati in maniera proporzionale.
Questo vuol dire che l'impianto della Legge Elettorale, ovvero il Sistema PROPORZIONALE, rimane stabile. Ed è proprio questo che a determinato le dimissioni di alcuni promotori, tra cui l'On.le Bassanini, dal comitato che sostiene il Referndum, comitato del quale il principale esponente è l'On.le Mario Segni.
Il "circo mediatico" ha invece estremizzato il confronto.
Si distinguono due fazioni: coloro che sono favorevoli al MAGGIORITARIO e quindi al Bipolarismo e coloro che invece ritengono il sistema PROPORZIONALE il migliore anche se questo sancisce la fine del Bipolarismo.
Nel dibattito, il Governo, tramite il Ministro Vannino Chiti, si muove a favore di una modifica della Legge che avvenga in Parlamento, modifica che in qualche maniera deve mantenere saldo il Bipolarismo e allo stesso tempo il sistema proporzionale.
Tra i vari schieramenti politici è interessante vedere come il leader di AN, Gianfranco FINI, si sia schierato a favore della consulatazione referendaria. Sostiene, infatti, che il volere popolare è sovrano e pertanto in caso di vittoria bisognerebbe ritornare al SISTEMA MAGGIORITARIO.
Questo orientamento, libero e degno di rispetto, si contrappone a quello espresso da LEGA, F.I. e U.D.C., che sono favorevoli ad una modifica in Parlamento.
Ritengo giusto migliorare la Legge e questo si può fare solo in Parlamento. Devono essere corrette alcune storture, come l'assenza delle PREFERENZE, che permette ai Partiti di decidere a proprio piacere i candidati, togliendo il rapporto diretto tra cittadino ed eletto.
Bisogna prevedere una maggiore stabilità alla coalizione che riesce a vincere, preservando, però, le minoranze.
E' arrivato il momento di affrontare gli argomenti nelle sedi opportune e solo in ultima istanza bisogna appellarsi alla consultazione referendaria.
Bisogna avere coraggio di fare scelte chiare e precise!!!!

3 commenti:

Carlo Rossi Chauvenet ha detto...

Caro Angelo,
ho visitato il tuo sito e l'ho molto apprezzato come impostazione grafica e contenuti.
Il lavoro certo non ti manca per stare dietro al veloce divenire della politica italiana! Aspetto di incontrarti per capirne qualcosa in più, intanto i miei complimenti! ciao e a presto carlo

Carlo Rossi Chauvenet ha detto...

Caro Angelo,
ho visitato il tuo sito e l'ho molto apprezzato come impostazione grafica e contenuti.
Il lavoro certo non ti manca per stare dietro al veloce divenire della politica italiana! Aspetto di incontrarti per capirne qualcosa in più, intanto i miei complimenti! ciao e a presto carlo

Angelo MERLIN ha detto...

Grazie CARLO. Ci sentiamo presto anche per fare una chiaccherata.
Ciao