venerdì 6 ottobre 2006

Tabacci ad Affari: "Dobbiamo rimetterci in discussione e costruire una forza più ampia. Si parte dall'Udc per arrivare a un contenitore più grande"

"Dobbiamo rimetterci in discussione e costruire una forza più ampia. Si parte dall'Udc per arrivare a un contenitore più grande, che non è il partito unico di Berlusconi". Intervistato da Affari il 5/10, Bruno Tabacci spiega la strategia dei centristi. "I moderati devono avere la capacità di aggregarsi. Il partito democratico libererà contraddizioni che saremo in grado di interpretare".

Che cosa pensa dell'incontro Bossi-Berlusconi di due sere fa? E' tornato l'asse del Nord?"
Non mi interessano le cene di Arcore. E' un argomento che non rientra nella mia sfera di interesse".
Che strategia dovrebbe attuare l'opposizione nei confronti della Finanziaria del governo Prodi?
"Faremo il nostro lavoro dentro le commissioni e in poi in Aula, elaborando una serie di proposte emendative con l'obiettivo di aprire un dibattito vero in Parlamento".

Insomma, niente piazza...
"Punto a fare un lavoro in Parlamento per tentare di rendere la manovra più aderente agli interessi degli italiani".

Chi ha vinto la battaglia nel governo sulla Finanziaria?
"Da come è stata presentata sembrerebbe che ci fosse una prevalenza della sinistra radicale, d'altro canto la parte riformista dell'Unione e anche la Margherita sono stati più prudenti ed è quindi evidente che per ora i rapporti di forza sembrano a favore della sinistra radicale".

Il governo Prodi rischia di cadere?
"Tenterà di reggere, poi le difficoltà sono oggettive dal punto di vista numerico, parlamentare e politico. Bisognerà vedere come le cose si evolveranno. Per ora Prodi ha dichiarato più volte che dispone di una maggioranza autosufficiente, vedremo che cosa succede in Parlamento".

Qualora dovesse cadere il governo Prodi, che cosa accadrebbe?
"Quando accadrà questo fatto lo vedremo, non mi pare sia all'ordine del giorno".

Però le difficoltà dell'esecutivo sono evidenti...
"Non vedo segnali in questo senso, non c'è questa ipotesi oggi. E' solo un esercizio giornalistico".

E' possibile una Grande Coalizione in Italia?
"Sono discorsi che valgono in uno scenario diverso che prescinde da quello attuale. Per ora è inutile fare congetture, si vedrà".

E la leadership di Berlusconi nella CdL?
"Non posso rispondere. Sono settimane e mesi che dico che è un discorso che non mi interessa. Io parlo della mia opposizione, non di quella di Berlusconi. Non lo so come si muove lui, so come ci muoviamo noi. D'altronde ci sono diversi modi di interpretare il modo di stare all'opposizione, come si è visto sull'Afghanistan, il Libano e le liberalizzazioni. Abbiamo tenuto degli atteggiamenti parlamentari che poi hanno finito per tracciare la strada anche per il resto dell'opposizione. E sarà così anche questa volta".

Un bel successo...
"Non bisogna rivendicare questo fatto, anche se in questi mesi è accaduto così".

Il partito unico di Centrodestra è ancora possibile o è morto definitivamente?
"La mia è un'ottica diversa. Noi cerchiamo di fare il partito dei moderati, che è qualcosa di diverso dalle altre ipotesi in campo".

Il segretario dell'Udc Cesa ha detto ad Affari che il partito dei moderati esiste già e si chiama Udc...
"Non significa che debba essere l'Udc così come è oggi. Si parte dall'Udc per costruire un contenitore più ampio, nessuno vuole restare dove siamo. Ognuno ha voglia di crescere per rappresentare un bacino elettorale più ampio. Non partiamo dal presupposto di tenere stretto il giocattolo, dobbiamo rimetterci in discussione per costruire una forza più ampia. Ma non è il partito unico di cui parla Berlusconi".

Questo allargamento di cui parla, potrebbe interessare anche i moderati dell'Unione?
"Penso agli elettori. Nel momento in cui si costruisce il partito democratico è chiaro che si libereranno energie. D'altronde mi pare che a Chianciano (al convegno degli ex popolari della Margherita, ndr) ci siano stati dei problemi. Dobbiamo quindi restare in ascolto anche rispetto a questi eventi. L'area moderata deve avere la capacità di aggregarsi e trova linfa anche dal fatto che dall'altra parte si sta facendo il partito democratico. Operazione che libererà delle contraddizione che noi saremo in grado di interpretare".

SONO IN CORSO GRANDI MANOVRE.......Angelo

1 commento:

Anonimo ha detto...

Speriamo... Perchè in Molise sembrava ci fosse qualcosa in moto, poi Cesa si è rimangiato tutto dalla mattina alla sera...
Ci vuole del coraggio, da entrambe le parti, perchè i moderati non sono solo nel centrodestra